Adattamento comportamentale a segnali sociali negativi nei pazienti depressi secondo la storia personale del tentativo di suicidio- COMPASS (COMPASS)

Per identificare la natura dei meccanismi coinvolti nelle decisioni sociali, Mennella e coll. hanno sviluppato un compito computerizzato (attività in sala d'attesa) in cui al partecipante viene chiesto di evitare o di avvicinarsi a persone che esprimono espressioni emotive negative, in questo caso: rabbia o paura. In pratica, i partecipanti devono scegliere tra due sedie per sedersi in una sala d'attesa in cui sono presenti soggetti che esprimono un volto neutro o emozioni negative. Per effettuare questa scelta devono premere uno specifico tasto della tastiera. Inoltre, per valutare la motivazione, alcune delle prove vengono invertite, il che significa che la scelta effettuata dal partecipante porterà al risultato opposto.

Usando questo compito hanno dimostrato che: (1) la rabbia è associata a un comportamento di evitamento maggiore rispetto alla paura, (2) questo comportamento è diretto a uno scopo e, (3) più alto è il livello di impulsività dei soggetti, meno sono capaci adattare le loro risposte.

Lo studio proposto utilizzerà questa valutazione neuropsicologica, il compito della sala d'attesa, per valutare se i pazienti depressi eviterebbero o si avvicinerebbero a individui che esprimono emozioni facciali negative. L'obiettivo principale è confrontare l'adattamento comportamentale alla rabbia rispetto ai segnali neutri tra i pazienti depressi con e senza storia di tentativo di suicidio.

Lo studio si propone inoltre di:

1. confrontare la risposta comportamentale alla paura rispetto alla neutralità e alla rabbia rispetto alla paura nei pazienti depressi in base alla storia suicidaria;
2. valutare la modulazione dell'adattamento comportamentale in base alla storia di maltrattamento infantile, livello di impulsività, ansiodepressione e anedonia;
3. correlare l'adattamento comportamentale a segnali negativi (rabbia e paura) con le prestazioni decisionali utilizzando l'Iowa Gambling Task.

L'ipotesi è che i pazienti depressi con una storia di tentativo di suicidio mostreranno un'iper-reattività specifica per la rabbia con conseguente aumento del comportamento di evitamento rispetto ai soggetti senza storia di suicidio. Si prevede che i tentatori di suicidio depressi non avranno una diversa reattività emotiva rispetto ai pazienti senza storia suicidaria per un'altra emozione negativa, vale a dire la paura.

A tal fine, nello studio verranno reclutati 82 pazienti depressi. La metà di loro avrà una storia di tentato suicidio (tentatori di suicidio) mentre l'altra metà non ne avrà (controlli affettivi). La loro partecipazione consisterà in una visita unica.