Dose di radiazioni tra diverse procedure endovascolari: lo studio RODEO (RODEO)

L'utilizzo di procedure interventistiche sotto guida fluoroscopica è in progressivo aumento negli ultimi 20 anni. Alcuni rapporti precedenti hanno dimostrato che la dose di radiazioni assorbita dai cardiologi interventisti è la più alta registrata da qualsiasi personale medico esposto ai raggi X. Tuttavia, negli ultimi anni sono state introdotte e convalidate nuove procedure nell'ambito della cardiologia e radiologia interventistica e vi è un'ampia variazione nella dose al paziente tra le diverse procedure.

Il problema delle radiazioni è un problema importante per i pazienti e gli operatori a causa degli effetti deterministici acuti e soprattutto per il rischio stocastico a lungo termine di induzione del cancro: tuttavia questo problema è spesso sottovalutato. Anche se il rischio stocastico è un fenomeno tutto o niente per ogni singola cellula, maggiore è l'esposizione alle radiazioni, più cellule vengono danneggiate. Inoltre sono possibili effetti non cancerosi come la formazione di cataratta nell'occhio e la probabilità aumenta con l'aumentare della dose.

La dose di radiazione può essere espressa in diversi modi: l'Air Kerma è la quantità di energia assorbita in una data massa d'aria, mentre il Dose Area Product (DAP) è la dose di radiazione assorbita su una data superficie. Generalmente le misurazioni DAP sono più accurate rispetto all'utilizzo delle misurazioni Air Kerma per la stima della dose di radiazioni del paziente poiché DAP consente variazioni nelle dimensioni del campo. Il DAP consente una buona stima della dose al tessuto irradiato ed è un indicatore del rischio di cancro del paziente.

Scopo del nostro studio è valutare l'esposizione alla dose di radiazioni durante diverse procedure interventistiche guidate fluoroscopicamente confrontando diverse specialità (elettrofisiologia, radiologia interventistica, cardiologia interventistica).

Metodi Da gennaio 2013 a dicembre 2015 tutte le procedure diagnostiche o interventistiche eseguite da operatori interventisti saranno incluse in questo studio multicentrico senza criteri di esclusione.

La raccolta dei dati sarà retrospettiva in un database dedicato. L'esposizione alle radiazioni sarà valutata misurando i tempi di DAP e fluoroscopia per ciascuna procedura. Inoltre per ogni procedura tutti i centri sono tenuti a fornire informazioni su operatore, paziente e dettagli della procedura.

End point dello studio L'end point primario dello studio è il confronto della dose di DAP tra le procedure del cardiologo interventista, dell'elettrofisiologo e del radiologo interventista.

L'obiettivo secondario dello studio è confrontare i tempi di fluoroscopia tra diverse procedure.