Impatto del COVID-19 sullo studio dentistico pediatrico durante la prima, la seconda e la terza ondata.

L'11 marzo 2020, il COVID-19 (SARS-CoV-2) è stato dichiarato pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. SARS-CoV-2 è un virus imprevedibile che si sta trasmettendo rapidamente da un paese all'altro e, sfortunatamente, ad oggi non esistono farmaci o vaccini efficaci per il controllo della malattia. Questo virus ha continuato a causare una delle pandemie in più rapida espansione con oltre 9 milioni di persone infettate in tutto il mondo, compresa la popolazione pediatrica.

A causa della natura unica dell'odontoiatria, la maggior parte delle procedure odontoiatriche genera quantità significative di goccioline e aerosol, ponendo potenziali rischi di trasmissione di infezioni. Recenti studi hanno dimostrato il ruolo della mucosa orale nell'infezione da COVID-19, oltre ad esprimere il recettore ACE2 nelle ghiandole salivari nel processo asintomatico nella saliva infetta, essendo quindi una delle principali fonti di virus.

Le caratteristiche cliniche di COVID-19 nei bambini includono febbre e tosse, ma un'ampia percentuale di bambini infetti sembra essere asintomatica e può contribuire in modo significativo alla trasmissione. Pertanto, si può presumere che, in questa fase della pandemia, tutti i bambini e i loro genitori/tutori siano potenzialmente infettivi con il potenziale di infezione incrociata a materiale dentale, genitori e pubblico. Ciò ha, in teoria, un impatto sulle procedure mediche e dentistiche che sono procedure che generano aerosol.