Connettività cerebrale misurata con elettroencefalografia ad alta densità (NEUROCONN)

Risultati scientifici emergenti mostrano che la connettività funzionale interrotta nell’ictus può spiegare i disturbi comportamentali e prevederne il recupero nel tempo. Tuttavia, non è ancora disponibile alcuna tecnica per un uso diffuso nelle cliniche per esaminare come viene alterata la sincronizzazione neurale nelle reti cerebrali nei pazienti con ictus. Ciò è fondamentale per determinare fattori prognostici favorevoli e definire protocolli riabilitativi individualizzati. È importante sottolineare che i ricercatori hanno utilizzato con successo l’elettroencefalografia ad alta densità (hdEEG) in individui sani per misurare la sincronizzazione neurale nelle reti cerebrali. In questo progetto, i ricercatori svilupperanno metodi e strumenti basati su hdEEG per valutare la connettività funzionale nei pazienti con ictus. Questi metodi e strumenti verranno impiegati per esaminare come i cambiamenti neurali che si verificano dopo le lesioni cerebrali spieghino i disturbi comportamentali. Il progetto aprirà la strada all'uso dell'hdEEG al capezzale del paziente, come strumento neurodiagnostico per l'ictus e per altri disturbi cerebrali.