Stato nutrizionale e metabolico degli adulti portoghesi vegetariani e onnivori (VeggieNutri)

Le diete a base vegetale hanno dimostrato di essere sostenibili e di avere un basso impatto ambientale, evidenziando l'importanza di promuovere uno spostamento alimentare verso diete a base vegetale, con riduzione del consumo di fonti alimentari di origine animale. In particolare, le diete vegetariane possono riferirsi a diete vegane (VEG) che escludono completamente tutti gli alimenti di derivazione animale o a diete latto-ovo vegetariane (LOV) che includono uova e latticini e hanno un basso impatto ambientale rispetto ai modelli alimentari onnivori. Le diete vegetariane stanno guadagnando popolarità in tutto il mondo. I motivi per seguire una dieta vegetariana sono diversi e segnalati per essere legati alla religione, al benessere degli animali, alla sostenibilità e alle ragioni ambientali, nonché a preoccupazioni relative alla salute. La letteratura ha mostrato diversi benefici per la salute di queste diete. Per quanto riguarda l'efficacia del vegetarismo nel promuovere la perdita di peso, gli studi in cui ai partecipanti viene somministrata una dieta lacto-ovo vegetariana o vegana mostrano che i partecipanti con precedenti diete a base vegetale che non aderiscono completamente alla dieta dimagrante prescritta perdono più peso rispetto ai non vegetariani. Inoltre, le diete vegane si sono dimostrate più efficaci nel migliorare la composizione corporea e l'insulino-resistenza, rispetto a una dieta onnivora. Nonostante le evidenze sopra riportate sugli effetti benefici sulla perdita di peso, alcuni studi non riscontrano differenze statistiche sulla perdita di peso promossa da diete vegetariane, onnivore o mediterranee. È stato anche scoperto che le diete a base vegetale migliorano il controllo glicemico e la sensibilità all'insulina. In effetti, ci sono prove che i vegetariani abbiano un livello di insulina a digiuno più basso e una maggiore sensibilità all'insulina rispetto agli onnivori abbinati. Inoltre, si ritiene che queste diete abbiano un basso carico infiammatorio al punto da essere considerate un approccio per abbassare i marcatori infiammatori nei pazienti con malattia coronarica. Tuttavia, poiché le diete vegetariane sono restrittive, possono dar luogo a regimi nutrizionalmente sbilanciati, in particolare se adottati senza consulenza nutrizionale. In effetti, diversi studi collegano le diete vegetariane a uno stato nutrizionale scadente, inclusa la carenza di micronutrienti. In questo contesto, il grande aumento delle abitudini vegetariane tra la popolazione portoghese, che si dice siano quadruplicate negli ultimi 10 anni, pone importanti preoccupazioni per la salute. Tuttavia, i dati sulle caratteristiche dello stato nutrizionale e sul profilo metabolico di tali consumatori e sull'adeguatezza nutrizionale della loro dieta sono scarsi, in particolare rispetto alle persone con regimi alimentari onnivori.

Pertanto, è fondamentale valutare la qualità delle diete vegetariane nel paese, identificando chiari benefici e rischi per la salute dal punto di vista nutrizionale. Considerata l'importanza di promuovere diete ambientalmente sostenibili a livello nazionale e la mancanza di dati sulla qualità alimentare delle diete vegetariane nel Paese, proponiamo la realizzazione del primo studio trasversale nel Paese per indagare e confrontare i parametri nutrizionali e sanitari tra popolazioni vegetariane e onnivore. L'attuale proposta offre un'opportunità unica per caratterizzare e confrontare diversi gruppi di popolazione raggruppati per comportamento alimentare e identificare potenziali rischi e lacune per raggiungere obiettivi sanitari e ambientali, come contribuire agli impegni del Portogallo per raggiungere l'Agenda 2030 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile.